Santomato (PT). Sabato 30 luglio si svolgerà il 43° Trofeo Francesco e Paolo Fanciullacci, una tra le corse più antiche nel panorama ciclistico amatoriale, una tra le corse più dure, non tanto per il percorso di per se quasi interamente pianeggiante, ondulato nel tratto di ritorno da Agliana al traguardo, ma anche per la temperatura estiva che di luglio è sempre stata abbastanza alta, anche per il chilometraggio, infatti negli anni passati i chilometri da percorrere nei 4 giri totali erano ben 88, quest’anno per le donne sono previsti 3 giri.
Il classico percorso che da Santomato lungo la Via Montalese giungeva in tangenziale all’altezza del centro commerciale, dopo il divieto imposto al transito delle biciclette su tale strada, ha trovato la sua variante nel passaggio dalla rotatoria delle Seiarcole a Via Fermi nella zona industriale di Sant’Agostino per poi svoltare in via Benvenuto Cellini e immetersi nella vecchia Pratese. Purtroppo gli scavi effettuati sulla vecchia pratese, hanno subito un forte ritardo causato dal ritrovamento di un ordigno bellico appartenente alla seconda guerra mondiale, ordigno che verrà rimosso in data 31 luglio. Quindi anche l’accesso alla vecchia Pratese in direzione del Nespolo non sarà possibile. Agliana Ciclismo Asd, organizzatrice dell’evento ha già rimesso i permessi per un eventuale ulteriore variazione del percorso, che una volta usciti da Via Cellini, svolterà a destra per Via IV Novembre e subito dopo svoltando a sinistra all’altezza del Circolo La Fortezza, al sottopasso ferroviario del Boario in Via Erbosa, facendo ritorno così alla rotatoria che immette nella via Toscana che riporta in direzione di Agliana. Ancora niente è certo, ma se non si avranno notizie a riguardo questo sarà il nuovo percorso di gara. Cliccate sul link sottostante.
NUOVO PERCORSO GARA TROFEO FANCIULLACCI
Se sarà confermato questo percorso, il chilometraggio non sarà più di 22 km a giro, ma di ben 24 km e trecento metri per un totale di 97 chiloemetri. Un ulteriore raccomandazione, è quella del transito al sottopasso ferroviario del Boario in Via Erbosa, molto stretto e dissestato, con il passaggio pedonale protetto da sbarre in acciaio, ahimè ammaccate e distrutte da qualche automobilista, quindi ancora più pericolose, spero che all’ingresso di tale sottopasso vengono applicate delle misure di sicurezza adeguate al passaggio dei molti ciclisti che ogni anno prendono il via a questa manifestazione.