IL MIO PENSIERO
Recentemente ho pubblicato, l’ordinanza regionale sulla ripresa delle attività sportive di contatto e in precedenza quello che erano le direttive della federciclismo sull’impostazione delle manifestazioni amatoriali.
Tante le domande e tanti i messaggi che mi arrivano per capire se come e quando si potrà tornare a gareggiare agonisticamente su strada o in mountain bike o partecipare ad una cicloturistica, oppure ad altre tipologie di maifestazioni.
Seguendo tutte le tipologie di direttive rese pubbliche, ad oggi vi dico solamente che, chi avrà il coraggio di adeguarsi a tutte le imposizioni da seguire per la messa a punto di una manifestazione, si prenderà una grande responsabilità.
Come presidente di Asd, attualmente non mi sento ne pronto ne invogliato a metter su manifestazioni, mettendo a repentaglio la mia vita ordinaria per il divertimento degli altri. Troppe sono le cose da affrontare, troppe sono le spese da gestire, troppe sono le responsabilità che ognuno di noi (presidente di società), organizzatore deve accollarsi. Partiamo dalla semplice iscrizione, nelle granfondo o in altre manifestazioni è già consuetudine la presicrizione online ma questo non ha preso campo ancora nelle gare in circuito, ma se vogliamo evitare assembramenti questa è la strada. Quindi Ogni squadra dovrebbe compilare la sua lista di tesserati con relative copie delle tessere, effettuare il pagamento e inviarle alle società, etc etc.
Al ritrovo della manifestazione, arrivare con mascherina indossata, misurazione di ogni singola persona della temperatura corporea…se sei giunto in bicicletta alla corsa, probabilmente sarai già accaldato e dovrai attendere il tuo raffreddamento! Area sanificata, disposta di gel per poter ritirare il proprio numero dorsale o chip, dopo la verifica delle tessere da parte dei giudici di gara. Mantenere le distanze nei locali adibiti al ritiro tessere.
Ma questi sono solo alcuni degli aspetti, perchè dopo aver curato tutto l’aspetto sulla sicurezza stradale, dal transennamento, alla frecciatura, personale a terra, si dovrà sanificare tutte le auto al seguito e tutto il personale a bordo dotato di mascherina, se in più di uno. Poi cosa vogliamo imporre? Alla gente di non venire al traguardo a cogliere la volata finale? Come le dobbiamo fare le corse a strada chiusa per pubblico e auto?
Nelle cicloturistiche, il piatto forte è sempre stato la zona ristora anzi le zone ristoro, sempre ben predisposte ma ahimè quando tutti arrivano c’è l’abbuffata generale, quindi le togliamo? E il pasta party finale? E le premiazioni di società? Via via togliamo tutto, non diamo più niente alle manifestazioni, si invia tutto dopo!
I punti cruciali sono tanti, sperò che ci possa essere la volontà dei vari enti di promozione di sostenere le proprie Asd, perchè le spese e le responsabilità saranno davvero molte! Già per una buca sulla strada, un presidente di società si trovava ad affrontare scocciature legali con qualche ciclista caduto in corsa e quindi esborsi notevoli, figuriamoci oggi a mettere a repentaglio la saluti di tutti con il Covid-19, dagli atleti, a tutta la carovana al seguito!
No no, lasciatemi dire, non è pessimismo, ma la dura realtà dei fatti, inforco la bicicletta e penso alla mia salute, consiglio i miei tesserati come posso a godersi la bici e le loro belle girate, adesso l’agonismo lasciatelo ai professionisti ma anche le cicloturistiche, fatele da voi con i vostri amici e siate responsabili di voi e di chi vi sta intorno. Un saluto Andrea.