Recanati (Macerata) – “Vieni a vivere l’emozione dell’Italia autentica! è uno slogan turistico della provincia di Macerata, che noi abbiamo scelto di declinare al plurale ed estendere a tutti gli appassionati del mondo delle due ruote amatoriali invitandoli a partecipare alla Gran Fondo Leopardiana – sottolinea Agostino Nina coordinatore del comitato organizzatore dell’evento recanatese – per pedalare lungo le strade del territorio maceratese che si estende dall’Adriatico ai Monti Sibillini, tra incantevoli borghi, magnifici colli, scenari ameni e spiagge incontaminate”. Le Marche sono una regione caratterizzata da una vocazione alla pluralità, lo stesso plurale del nome sancisce infatti l’unità fondamentale nella ricchezza di aspetti locali come arte, cultura, enogastronomia e turismo outdoor che contraddistinguono il territorio recanatese, scenario naturale della ventunesima edizione della Gran Fondo Leopardiana in programma domenica 16 settembre.
Proprio per far scoprire gli angoli più reconditi di questo territorio il comitato organizzatore della Gran Fondo Leopardiana, guidato da Agostino Nina, ha deciso di rinnovare i due percorsi di gara che si snoderanno soltanto nel territorio provinciale. Due onde sinusoidali continue lungo le quali colline e montagne si rincorrono tra scenari ameni e caratteristici borghi dove i ciclisti non affronteranno lunghe salite con pendenze proibitive, ma la loro resistenza sarà messa a dura prova dai continui cambi di ritmo affrontando rilievi e discese.
Per questo studiare l’altimetria dei due percorsi potrebbe essere inutile, i rilievi non superano gli ottocento metri ma ciò che determinerà poi lo sforzo di ciascun partecipante, sulla base delle proprie caratteristiche e preparazione, è determinato dalla sequenza di sali scendi da affrontare. Mediofondo. 89 chilometri e 1500 metri di dislivello con la novità rappresentata dall’impegnativa salita di Avenale che i ciclisti, che opteranno per questo percorso, affronteranno subito dopo essere transitati nell’abitato di Capo di Rio. Dopo la lunga discesa e la riunione dei due percorsi, gli ultimi trenta chilometri sono comuni ad entrambi i tracciati con le salite di Contrada Carreggiano, Montefano e il finale che porterà al traguardo di Recanati.
Granfondo. 130 chilometri e 2500 metri di dislivello. I partecipanti che si misureranno sul percorso lungo, dopo aver affrontato la salita di Capo di Rio si dirigeranno verso Cingoli, non affrontando l’Avenale. Dopo l’ascesa di Bivio Moscosi andranno ad affrontare i sette chilometri del Passo della Cappella lungo i quali nel 2012 transitò anche la carovana Rosa del Giro. La pendenza media è del 7% e c’è da affrontare anche un tratto in sterrato. Una salita da non sottovalutare anche se raggiunge un’altitudine modesta. Il finale con le salite di Contrada Carreggiano, Montefano e l’ascesa che porterà al traguardo di Recanati.
“La Granfondo Leopardiana è l’unico evento del Marche Marathon che non sono mai riuscito a vincere – sottolinea Giampaolo Busbani portacolori della Cicli Copparo che ormai da diverse stagioni calca le scene del panorama amatoriale nazionale e quest’anno si è aggiudicato la Granfondo Dieci Colli e la Granfondo Città di Ancona – comunque ho dato uno sguardo ai percorsi e voglio complimentarmi con gli organizzatori perché hanno realizzato due tracciati spettacolare che si sviluppano nella provincia maceratese, scegliendo strade con un ottimo fondo. Il passaggio sul viadotto del Lago di Castreccioni e le diverse salite in programma offrono scorci meravigliosi. In gara – continua Busbani – è difficile accorgersi di ciò che ti circonda se cerchi di lottare per la conquista del successo finale, ma io conosco bene il territorio perché mi alleno spesso su queste strade e conservo bellissimi ricordi di numerose pedalate insieme ad un amico che ora non c’è più. Tornando alla gara credo che per la Mediofondo saranno le salite di Capo Rio e Avenale il terreno ideale per chi vorrà attaccare. Mentre sul lungo la salita di Moscosi e il Passo della Cappella, dove potrebbe prendere il largo un gruppo di una decina di ciclisti che poi si potrebbero giocare il successo nel finale”.
– Come si controlla una gara come la Granfondo Leopardiana? “Non è facile, in qualsiasi momento uno o più ciclisti possono attaccare e dar vita alla fuga vincente. Dipende dai presenti e il loro stato di forma. Comunque sarà importante rimanere sempre nelle prime venti posizioni del gruppo per provare a controllare la gara”. Le iscrizioni si effettuano attraverso il portale del timing Kronoservice ISCRIZIONI e la quota di adesione è di 30 euro sino al 30 giugno 2018