La cronoscalata da La Lima all’Abetone a Marco Ruffa e al femminile a Sabrina Raggiante
di Vezio Trifoni
Prato. Una sfida che ha ha sempre il suo fascino quella della 38° edizione della Prato Abetone che ha visto al via circa 500 cicloturisti che hanno raggiunto la vetta dell’Abetone per poi tornare a Prato per una Granfondo di 148 km dopo lo start che era stato dato da viale Piave dalle 7 alle 8 nel giorno della presa della Bastiglia. La 38° Prato Abetone ha visto al via 66 società ma soprattutto è stata la sfida con se stessi a dare la forza a tanti atleti provenienti anche da fuori regione (Emilia Romagna, Lombardia e Umbria) di salire sulle svolte dell’appennino tosco emiliano “A tutti è stato consegnato il diploma con il tempo di gara ed è stato molto apprezzato il ristoro all’Abetone e il pasta party all’oratorio Sant’Anna – spiega Silvano Melani – c’è stato il ritorno di tanti gruppi e questo è per noi motivo di soddisfazione” Per quanto riguarda la classifica per società è il Team Gastone Nencini a guadagnarsi la coppa della Prato Abetone 2019 che sarà consegnata giovedì 18 luglio alle 21 a Palazzo Datini in via Ser Lapo Mazzei 43 a seguire Agliana Ciclismo, Avis Verag Prato Est, Ciclistica Bitone Bologna, Dlf Pistoia, Ciclistica Viaccia, 1° e Pizza Bike, La Fuga Faliero Sarti, Team Bike Il Faro e Ciclistica La Feraglia.
“E’ stata una bellissima manifestazione che da la possibilità ai ciclisti di arrivare in vetta all’Abetone e abbiamo voluto fortemente che questo traguardo fosse ben visibile – dice il Sindaco dell’Abetone-Cutigliano, Diego Petrucci – l’evento è alla sua 38° edizione ma è giovane e molto ben organizzato. “Un’edizione davvero speciale che ha messo in luce i tanti gruppi presenti e che sono tornati in massa a questa edizione – dice Giampaolo Mancini della Uisp di Prato – la Prato Abetone è nata cicloturistica con quattro ciclisti che sono partiti da Prato e hanno raggiunto l’Abetone. Ora i mezzi sono cambiati, la strada anche, ma lo spirito è sempre lo stesso e penso che si sia ritrovato il modo giusto per divertirsi faticando”. Oltre alla granfondo molti hanno scelto il percorso di 96 km che arrivava a Gavinana e tornava a Prato e quello corto di 65 km che passava da Signa, Seano e tornava in viale Piave “Il Team Gastone Nencini ha portato all’Abetone tutti i suoi partecipanti e questo ci ha permesso di conquistare questo trofeo a cui teniamo molto – spiega il presidente Saul Nencini nonchè figlio del campione Gastone Nencini – il ristoro era perfetto e il percorso è una classica che per chi abita in pianura è considerata una sfida unica perchè c’è un dislivello di 1388 metri e arrivare in paese tutti assieme è qualcosa di straordinario”. All’Abetone “E’ qualcosa di unico – urla il presidente di Agliana Ciclismo – questa manifestazione è la storia del ciclismo toscano”. L’Avis Verag Prato Est giunge terza nella classifica a squadre “E’ stata una giornata di sport e di divertimento e fatica perchè raggiungere la vetta della montagna pistoiese non è mai una formalità – dice Riccardo Mazzoni- abbiamo voluto essere in tanti perchè la Prato Abetone rappresenta questa disciplina nella sua peculiarità più bella che è quella del turismo sportivo”. “La Ciclistica Viaccia aveva una promessa con gli organizzatori e l’abbiamo mantenuta – spiega Riccardo Magnolfi – è stata una bella corsa e come al solito partecipata. Una classica del nostro ciclismo che deve rimanere punto di riferimento del ciclismo toscano e non solo. Noi ci crediamo e questa edizione è stata la riprova”.
Tra le novità la cronoscalata cronometrata tra la Lima e l’Abetone di 17 km che ha visto Marco Ruffa (La Fuga) avere il miglior tempo con 47’23” dietro, con 50’07” , Daniele Seghi (Grip Castelfiorentino) mentre terzo con 50’56” Gianluca Fantoni (Magniflex Lido Bike). Tra le donne Sabrina Raggiante (La Fuga) ha percorso i 17 km in 56’22” ed è ottava nella classifica generale. Il più giovane Lorenzo Tolomelli della Ctbs Bologna mentre l’over è il classe 1934 Renzo Cavedagna della Bitone Bologna.