Narrazione della corsa di Luca Zanobini che ringrazio di cuore
Marina di Carrara (MS). In un caldo pomeriggio di solleone, con temperature prossime ai 35 gradi e arroventate da un vento di scirocco africano, si e’ svolta a Marina di Carrara la gara amatoriale denominata 3^ Coppa del Marmo valevole come seconda prova. La gara è stata organizzata dal Velo Club Carrara, in collaborazione con la Uisp di Massa, ASD Polizia municipale di Carrara. Due le partenze, alle 14.15 le categorie giovanili con gli Elite Sport, M1, M2, M3 e M4 e a seguire a gara conclusa le categorie M5, M6, M7, M8 e Donne.
Classico circuito a forma di quadrato da ripetere 11 volte tra gli abitati di Avenza e Marina di Carrara. Presenti alla manifestazione, circa 65 partenti della prima fascia e circa 60 atleti nella seconda partenza. Due corse completamente opposte, si potrebbe riassumere l’articolo e raccontarlo semplicemente dicendo, nella prima partenza corsa chiusa, nella seconda partenza corsa aperta. Prima partenza, pronti via andatura sostenuta, media per i primi 3 giri, superiore ai 43 km/h. Vari tentativi di fuga ma il gruppo in poco tempo chiude subito. Allunghi di vari atleti che provano ad anticipare i velocisti, ma con distacchi dell’ordine di pochi secondi se non di decine di metri. Pertanto sul rettilineo, gruppo a ranghi compatti e pronto per la volata finale. A 300 metri dalla linea di arrivo, prova in contropiede Diego Giuntoli del Team Stefan, ma il velocista della Baglini, il favorito di giornata Matteo Del Mancino, a 150 metri dal traguardo, trova uno varco tra le transenne infilandosi e con una volata regale rimonta Giuntoli che giunge secondo assoluto e al terzo posto a seguire Tiziano Castagna, che coglie pure la vittoria stagionale di categoria.
Secondo partenza, gara molto dinamica fin dal primo chilometro. Pronti via, al primo giro se ne vanno in fuga tre atleti. Il campione italiano della categoria M5, Antonio Castello Edilcastello, Maurizio Ricciardi e Simoncini. I tre di comune accordo, guadagnano sul plotone quasi a far credere che la fuga possa andare in porto. Intorno al quinto giro, dal gruppo che insegue a circa 30/40 secondi, escono circa sei atleti tra questi Anteo Petacco della Cicli Tarducci, che credono nell’inseguimento. Il gruppo dietro inizia a spaccarsi in vari piccoli gruppi di 7/8 atleti. Vari rimescolamenti dei gruppetti che seguono tanto che i tre in fuga fin dall’inizio, vengono ripresi. In contropiede a quattro giri dalla fine, prova la sortita solitaria Antonio Castello, che di passo e a testa bassa se ne va solitario, a inseguire si forma un gruppo di una decina di atleti tra questi, Ricciardi, Petacco, Menconi, Simoncini, Traversa, Badano, Gatti, Mosti, che provano ad inseguire il fuggitivo solitario ma senza riuscire nel riaggancio. Sul rettilineo finale arriva solitario a braccia alzate Antonio Castello Edilcastello Restauri, anticipa di circa trenta secondi il primo gruppetto di inseguitori regolato in volata da Enrico Gatti Auto Beretta, che giunge secondo, segue nell’ordine, Traversa Alessandro Arci Grisei, Menconi Marco Tissue Friends, Maurizio Cacciaguerra e Mosti Alfredo. Seguono diversi gruppetti di atleti con gruppo letteralmente frazionato.