L’emergenza sanitaria è a livelli estremi, ma ancora il buonsenso di molti tarda a giungere ai neuroni del cervello, tant’è che l’ex professionista maremmano, Massimiliano Lelli, ha dato sfogo sulla sua pagina facebook, facendo ben notare e rendendo comprensibile quelle che sono le umane giuste ragioni da seguire. Ecco di seguito il post di Max:
Ciclisti, cicloamatori, mi rivolgo a voi che state continuando ad andare in bici come se tutto fosse normale, con le scuse: “ma a chi do noia se vado da solo, ma il decreto dice che…, ma vado in strade poco frequentate” insomma, chi con una scusa e chi con un’altra andate a pedalare infischiandovene altamente di cosa sta accedendo intorno a voi, chiusi nel vostro piccolo mondo fatto di bicicletta ad ogni costo, chiudete gli occhi e non vedete il sacrificio di chi in questo momento è al servizio di tutti noi, medici e infermieri, soccorritori, forze dell’ordine, tutti in prima linea a combattere una guerra contro un nemico temibilissimo e invisibile affrontando turni massacranti di lavoro…..altro che i vostri sciocchi allenamenti!
E ovviamente non pensate neanche a chi soffre, in solitudine, intubato in un letto di ospedale, con il respiro corto e il terrore di chi sa che forse non riuscirà a sopravvivere, alle loro famiglie che non hanno la possibilità di stargli vicino neanche nel momento della morte. La situazione è questa, lo capite? Eh già, ma a voi non interessa, pensate che la cosa non vi riguardi vero? Magari neanche sapete che questo sta accadendo proprio vicino a voi, ignoranti della tragedia vi sentite furbi a uscire in bici mentre tutti stiamo a casa.
A voi voglio dire che avrete anche le gambe per pedalare ma di certo non avete cervello, di certo siete un pessimo esempio per i vostri figli e meritate il disprezzo di chi, anche come me, sta rinunciando ad allenamenti e lavoro nel rispetto di quelle che sono le indicazioni che abbiamo ricevuto e che tutti dobbiamo seguire se vogliamo uscire da questo incubo.
Non pensavo che fosse necessario arrivare a fare questo appello, veramente credevo che il rispetto delle misure per contenere il contagio fosse doveroso e facile da capire anche se porta tutti noi a fare molti sacrifici. Dobbiamo stare a casa e non perché il decreto lo prevede ma perché è il buonsenso che deve indicarci la strada da seguire. Buonsenso e rispetto, questo dovrebbe guidarvi nelle vostre scelte e non l’egoismo e la superficialità. #iorestoacasa fatelo anche voi, facciamo tutti la nostra parte e #andratuttobene.