Con partenza dalle Caldine e arrivo a Fiesole è tornata in scena, per il secondo anno consecutivo, la mountain-bike nel Comune di Fiesole intorno alle colline che sovrastano Firenze. Numero di presenze limitato a causa delle pessime previsioni meteo e per via delle tante gare concomitanti tra le ruote grasse.
Con ancora in mente il ricordo dell’edizione 2015, sofferta fino al giorno prima per via di un meteo che aveva imperversato per tutta la settimana precedente l’evento, quando abbiamo visto che dal mese di ottobre la seconda edizione della B-King era stata spostata a giugno, abbiamo tutti pensato che il meteo sarebbe stata l’ultima cosa di cui preoccuparci.
E invece no, questa primavera, che ancora stenta a decollare e che ci fa presagire di essere più alle porte di un autunno che non di una estate, ha di nuovo tenuto tutti, organizzatori e bikers, col fiato sospeso ancora una volta fino a domenica mattina 12 giugno. Con previsioni da allerta meteo per il fine settimana e ripetuti temporali che, abbattendosi sulla montagna fiesolana, avevano devastato il percorso proprio nella settimana precedente la gara, anche la B-King 2016, nonostante la scelta puntata sul mese di giugno, è stata incerta fino all’ultimo penalizzando il numero degli iscritti.
Anche per questa seconda edizione il percorso lo aveva ideato, creato e tracciato Michele Balucani (Vice Presidente del Veloce Club Firenze – società organizzatrice) che rispetto al 2015 ha voluto apportare alcune modifiche. Quello del lungo di 45 chilometri (con un dislivello di 1800 metri) era un tracciato bellissimo anche per chi voleva prendersela con calma, staccando ogni tanto gli occhi dalla ruota anteriore, nei tratti di sentiero più facili, e godersi il panorama verso Firenze dalle colline di Fiesole che sovrastano il capoluogo toscano. Le zone ed i paesi principali che dovevamo attraversare erano quelli del borgo di Ontignano, di Poggio Pratone, dove si trovava il bivio per il percorso corto (24 chilometri con 950 metri di dislivello), per poi andare verso nord in direzione Quattro Strade e quindi Poggio Capanne, dove era posto il giro di boa che ci avrebbe riportato verso Fiesole attraverso l’Olmo. Ottima anche la scelta di far partire chi aveva optato per il lungo 10 minuti prima a coloro che avrebbero invece affrontato il corto.
Come abbiamo detto, la concomitanza di gare ha fatto sì che i “big” delle ruote grasse non fossero tutti concentrati ad un unico evento, ma un po’ sparpagliati in giro per l’Italia, lasciando la battaglia per il podio e la possibilità di mettersi in evidenza anche ad altri validi atleti.
Tra essi troviamo Mario Bellucci e Giacomo Rega della Ciclissimo Bike, Luca Montelatici della Steels Bike e Roberto Landi del Dorobike Team, che dopo una ventina di minuti dal via si portano subito al comando. Più la gara va avanti e più Bellucci e Montelatici si avvantaggiano su Rega e Landi, sui quali stanno iniziano a rimontare anche Riccardo Poggiali e Alessio Gianni del Team Chianti Bike-Giant. Quinto Rossi seguito da Martino Poccianti, Semoli e Agostini. Nella corsa in rosa la prima davanti a tutte è Pamela Rinaldi del Ciclissimo Bike.
Ma nell’avanzare della gara l’aretino Luca Montelatici prende un discreto vantaggio, che lo porterà a precedere di circa un minuto e mezzo il trio formato da Bellucci, Rega e Landi. Così fino all’arrivo in piazza Mino da Fiesole, dove dopo circa due ore e un quarto sarà proprio Luca Montelatici a giungere in solitaria a braccia alzate sotto lo striscione d’arrivo, prendendosi così quella corona di Re che nel 2015 aveva incoronato niente meno che Tony Longo.
Grandissima bella azione di rimonta anche da parte dell’atleta del Team Cavallino, Riccardo Poggiali, che si va ad aggiudicare la seconda posizione, staccando a poco più di un minuto Roberto Landi.
Al femminile domina su tutte le rivali Pamela Rinaldi della Ciclissimo Bike che con un tempo di 2h47min stacca di quasi tre minuti Cristiana Lippi del Ciclismo Terontola e Barbara Lustri sempre di Ciclissimo Bike.
Ma al di là del risultato e della classifica, tutti sono stati protagonisti, in quanto tutti hanno saputo apprezzare il percorso nei suoi tratti facili ed in quelli più difficili, sia quando si doveva scendere a piedi in salita che in discesa. Particolarmente apprezzati i due giri (uno in più rispetto all’anno scorso) all’interno del Bike-Park, lungo un percorso facile e divertente.