CHISSA’, forse è tutto scritto, le chances non si ripetono, ne viene data una sola a parte sporadici COLPI DI FORTUNA. Poteva essere un talento “mondiale” quello che ho visto vincere nel 2005 a Madrid con una facilità estrema, su quel viale infinito che tende a tirare leggermente in salita davanti allo Stadio Bernabeu lo stesso del tre volte eterno grido di Martellini nella finale dei “CAMPIONI DEL MONDO!!”, eppure la fama e la gloria son figlie degli attimi o magari dei secondi, UNO e poi tutto si volatilizza. Ci sono VITE incontrollabili che scivolano veloci spingendo pedali sull’ ALTOPIANO DELLA FOLLIA, si rifugiano da qualche parte tra il mare di EILAT e il deserto israeliano o magari il loro è semplicemente un esilio da tutto e da tutti. E’ un annegarsi in bicchieri strapieni di alcool, è un abbandono consenziente di ogni forma di lucidità, è l’ arrendersi davanti ad ogni aspetto del sostegno e innumerevoli tentativi di recupero, è inspiegabilmente ESTRO che ognuno può capire, apprezzare e rifiutare ma impossibile da contrastare. Su quelle montagne, che disegnano profili spettacolari, così difficili da raggiungere ti ho visto faticare come tutti quelli che portano avanti l’ obiettivo principale di arrivare in vetta. Il cuore è un muscolo misterioso e affascinante, purtroppo un giorno ESPLODE e lascia il segno. E’ trascorso un anno, ma tu continua a pedalare, non esagerare, IN UN MONDO DI ECCESSI c’è spazio anche per chi ha ancora voglia di regalare fantastici sorrisi !!!