Paganico (GR). 285 gli atleti iscritti alla 100 Chilometri della Granocchia, organizzata dalla Ciclistica Valdombrone, in collaborazione con la Pro Loco Paganico e come dicono loro con 6400 kg di volontari!!! La manifestazione valida come prima prova del Circuito Toscano di Cicloturismo Uisp 2017 e Campionato Toscano è stata organizzata alla perfezione dall’Asd Ciclistica Valdombrone, ecco di seguito i numeri che hanno fatto in modo da renderla ancor più meritevole:
41 kg di pane, 55 kg di pasta, 30 kg di sugo, 120 kg di carne per la griglia, 80 litri di vino, 40 litri di latte, 40 scatole di biscotti, 200 uova, 250 panini, 3 kg di trippa, 5 kg di cinghiale, 9 kg di prosciutto, 60 lt di succo di frutta, 20 lt coca cola, 45 crostate o dolci fatti in casa, 90 salsicce, non posso altro che dire “peccato per chi si è perso anche questo!” Si perchè oltre che ai percorsi offerti da questo territorio è stato ottimo tutto il contesto, una bella manifestazione di sport e aggregazione, una gran festa che merita molto di più.
Al via ero presente insieme a Dario di Bike Service, dopo aver preso il frontalino, cambiati e montato le biciclette siamo andati in Piazza per la punzonatura della partenza. Il via ci è stato dato dalla nostra Pirata Taffe, Silvia Mangiameli, oggi in veste di coordinatrice del Circuito, mentre già sul percorso fin dalle 5 e mezzo del mattino, la Pirata Saturnina, Cristina Dazzi, in viaggio per affrontare il percorso randonnèe, che dire la forza della natura quest’anno è con noi, si è sciroppata ben 204 chilometri!!! A lei un successivo articolo, con il suo pensiero e le sue emozioni, intanto complimenti dal presidente e da tutti noi dell’Asd, bravissima Cristina, è proprio vero la forza è donna!
Sono partito alle 8,00 in punti insieme a Dario e subito ci siamo aggregati alla comitiva della Ciclistica Viaccia capitanata da Riccardo Magnolfi, ma non avendo molti chilometri nelle gambe fin dalla prima ascesa al Terzo mi stacco e procedo più lentamente, Dario se ne accorge e rallenta aspettandomi. La mattina è fresca, siamo partiti con 12 gradi, ma non temo questa aria frizzante, sono andato di estivo. Scollinato il Terzo ci buttiamo in discesa scegliendo per il percorso medio e lungo in direzione di Montemassi, strade che conosco benissimo essendo un mezzosangue maremmano.
Riprendo il gruppo di Viaccia ma appena inizia la salita per Montemassi torniamo del nostro passo. Bello e suggestivo il passaggio all’interno del borgo medioevale, sovrastato dalla Rocca sovrana del paese, sbucando da una stradina, ci reimmettiamo nella strada per Meleta. Si entra nella fresca strada che ci porta a Tatti, ma prima di giungervi, sosta al ristoro e controllo, qui in molti riconoscendo L’angolo del Pirata ci chiedono fotografie e ci salutano. Per non freddarsi troppo, vista la temperatura scesa a 10 gradi, ripartiamo subito indossando anche il gilet e iniziamo l’ascesa per Cerro Balestro, giunti alla vetta dei 600 metri, scendiamo con cautela il fondo non è dei migliori, ma la cosa bella oltre agli splendidi panorami, è l’assenza di traffico.
Arrivati in fondo alla discesa troviamo il bivio tra il lungo e il medio, optiamo per il medio non sapendo quando la benzina ci sarebbe finita, scansando così la salita di Niccioleta, il piccolo paese un tempo abitato dai minatori maremmani. Prendiamo subito la direzione per Gabellino, pedalando con un forte vento contrario il che ci fa rallentare ammirando così ancora di più il verde che circonda. La prossima metà da raggiungere è il bivio per Meleta dove a questo punto svolteremo per Roccatederighi, altro borgo arroccato a strapiombo su uno splendido roccione, bella la sua vista immersa tra la nebbia che lo circonda. Giunti a Roccatederighi si può ammirare la vastità del territorio che si estende fino al golfo di Follonica nel mezzo alle varie montagne circostanti, come punto di riferimento la ciminiera del “casone” di Scarlino. La strada prosegue in direzione di Sassofortino, località ben conosciuta in zona dai ciclisti per la difficile salita del Peruzzo che fortunatamente non affrontiamo. Il percorso salendo, ci porta a Roccastrada, qui ritroviamo anche Luciano Fusi con il suo gruppo della Ciclistica Valdarbia, sono in sosta alla fonte per riempire le loro borracce.
Inizia la discesa lungo la provinciale del Terzo che ci porta sotto il paese di Civitella Marittima, inizia così un altra salita di circa 3 chilometri, Dario è in crisi ma lo affianco e lo sostengo, ma non so nemmeno io per quanto ne avrò. Passato il paese vi è un altro ristoro con il controllo, Dario ne approfitta per fare il pieno nella borraccia di Coca Cola, gli zuccheri iniziano a scarseggiare, al ristoro una bella grigliata a base di salsiccia ci prende per la gola ma consci di affrontare ancora una salita impegnativa ci allontaniamo velocemente per non farci prendere dai morsi dello stomaco. Inizia così l’ultima asperità con pendenze che arrivano al 15%, così segnala il cartello al suo inizio. Sono solo 2 km e mezzo ma sembrano non finire mai, questa salita “birbona” ci porta all’ultimo ristoro dove troviamo la fila a procurarsi del magnesio messo a disposizione dagli organizzatori, consapevoli dei numerosi ciclisti colti da crampi alle gambe. Le mie fortunatamente sembrano aver retto bene e finalmente ci accingiamo a percorrere gli ultimi 10 chilometri finali. Ormai ci siamo i nostri 100 km della Granocchia li abbiamo fatti tondi tondi, ad accoglierci sempre lei, la nostra Pirata Taffe. Dopo la consegna del frontalino ci cambiamo e andiamo al pasta party, accidenti che sorpresa!! serviti a tavola con Vino e acqua, e bruschette arriva un bel primo di penne ben condite seguito da un bel mix di carne alla brace e per chi non contento una bella frittatina. A chiudere il pranzo un bel tiramisù.
Spiacente per non essere restato alle premiazioni, saluto numerose società intervenute dando appuntamento alla prossima manifestazione in calendario, complimentandomi con l’Asd Ciclistica Valdombrone per l’ottima organizzazione della manifestazione. Vi allego la classifica e i vari controlli effettuati. Altre informazione le troverete sulla pagina facebook del Circuito Toscano di Cicloturismo.
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Sempre un emozione leggere questi diari di bordo.