Speranza, ma anche delusione per il mancato risultato di Daniele Mensi che non ha avuto in Francia la possibilità di un grande risultato nella gara iridata. Un’incidente in partenza preclude anche a Cristian Cominelli un risultato migliore, del tutto alla sua portata..
Nonostante le tante speranze e un ruolino di marcia inarrestabile, il Campionato Mondiale Marathon si è confermato stregato per i due atleti di SOUDAL-PARKPRE Racing Team, convocati nella squadra azzurra che ieri a Laissac, nella regione Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrénées, a nord est di Tolosa, ha affrontato i Campionati del Mondo della specialità. La dea bendata ha voltato le spalle a Daniele Mensi che, dopo essere stato nella prima ora e mezza di gara nella top ten, ha accusato problemi al cambio che lo hanno fatto arretrare, fino al ritiro causato dalla rottura del forcellino.
“Sono particolarmente amareggiato” – racconta Daniele – “perché in questa stagione non avevo mai avuto il minimo problema meccanico e tutto sembrava girare al meglio. In un single track in discesa, quando ero ottavo, devo avere colpito una pietra che mi ha piegato il supporto del cambio e ho iniziato ad accusare problemi e a perdere posizioni. Sono arrivato in una zona tecnica e solo lì mi sono reso conto che il guaio era ben più grave, ho provato a proseguire lo stesso, ma dopo tre ore di gara il forcellino ha ceduto del tutto. Peccato, perché avevo preparato bene questo appuntamento e ci sono arrivato al top, sapevo che il percorso non era proprio adatto alle mie caratteristiche ma sono partito con il coltello tra i denti, convinto delle mie possibilità di avere una buona occasione, invece l’epilogo lascia molto amaro in bocca”
In una gara turbolenta di oltre 90 chilometri e circa 3.000 metri di dislivello, con un numero quasi incalcolabile di salite anche Cristian Cominelli ha avuto il suo calvario. Convocato all’ultimo momento, Cristian, ha concluso 30° il suo secondo mondiale marathon, dimenticando quello del 2013 in Austria in cui febbricitante non arrivò al traguardo, tuttavia anche quello attuale non è stato una passeggiata per il 28enne della Valcamonica. Subito in partenza Cristian è stato coinvolto in un contatto con un altro corridore, scontro che gli ha piegato la sella della sua Parkpre XC 29 Cross Country con conseguente rottura del collarino del reggisella. Ripartito con alcuni minuti di ritardo, Cristian ha ripreso a pedalare in ultima posizione, passando al 30° chilometro oltre la centesima posizione (140 i partenti), rimontando poi con gran carattere fino alla 30ª.
“Quello che è successo in partenza è stato frustrante, è un peccato, perché mi sentivo molto bene” – ha detto Cristian – “Ancor prima di superare la linea dello start ero già fermo, solo l’orgoglio di poter ancora una volta indossare la maglia azzurra ha fatto passare in secondo piano la malasorte e senza stare a recriminare mi sono rimesso in moto per entrare in gara, cercando di rimontare, anche se non era semplice in quelle condizioni. Dopo una prima riparazione improvvisata, mi sono nuovamente fermato per cercare una soluzione per bloccare il reggisella e quando sono ripartito il mio ritardo dai primi era di una quindicina di minuti. Da oltre la centesima posizione con una grande rimonta sono arrivato 30°, facendo registrare nell’ultimo settore un tempo in linea con quello dei primi. E’ stata una gara emozionante in cui penso di aver onorato alla grande la mia convocazione in azzurro, se solo avessi avuto meno sfortuna ….”