Pistoia. Evento eccezionale quello di domenica 22 giugno alla 5a GF Alto Appennino dedicata ad Edita Pucinskaite, egregiamente organizzata dall ‘Avis Bike Pistoia ASD, dove per la prima volta hanno preso parte al via 12 handbikers provenienti da tutta Italia.
Grande sforzo organizzativo ed economico da parte della società presieduta da Stefano Sichi, coadiuvato da Rossano Baronti, anche lui tesserato per l’Avis Bike e partecipante a bordo dell’handbike. Salvo un paio di atleti locali, tutti gli altri sono stati ospitati in albergo gratuitamente, compreso l’accompagnatore. Offerta anche la cena del sabato, durante la quale gli ospiti erano molto entusiasti, manifestando curiosità ma anche tanta titubanza in attesa di misurarsi nella temibile salita del Signorino.
Domenica mattina una leggera nuvolosità pareva voler risparmiare un po’ di calura lungo gli 11,5 km, ma poi il sole ha deciso di godersi lo spettacolo. La partenza da piazza Oplà impreziosita da una presenza femminile: Sara Valenti (APRE Olmedo) , ecco la sua testimonianza:
io mi sono iscritta alla 5a Gran Fondo Alto Appenino Edita Pucinskaite perché invitata da Rossano, che stimo e rispetto. Dopo l’iscrizione i primi di maggio i miei compagni di squadra che conoscono la frase “totem” di mio marito “Sara non si allena perché non vuole sudare” mi han chiesto preoccupato: Sara hai visto che ci sono 850 mt di dislivello? – io ho sorriso e risposto: – no, ma la farò perché le gare in cui si corre assieme ciclisti e handbikers, hanno un qualcosa in più – e così è stato organizzazione ottima, percorso duro ma con possibilità di arrivare sin dove uno ce la faceva che per me è stato il 34° km della salita che arrivava sino al 36° km con pendenza del 10%, ovvero ho fatto solo 44 dei 56 km totali, ma la mia soddisfazione è immensa anche se però ho sudato ah ah ah
Però… che grinta!
Sara seguita dal marito in bicicletta era con i compagni di squadra Davide Alberghini, Tadeo Bigi, Tonino Carusillo e Maurizio Prati. Tra i partenti Danilo Bottazzi e Angelo Massari, entrambi dell’A.C. Eiffel, con in programma prossimamente la mitica scalata dello Stelvio. Pochi km per trasferirsi in Piazza Duomo, punzonatura e via ufficiale, direzione Stazione di Montale. Emozionante la contemporaneità di tante bandierine volteggianti nel cielo pistoiese, segnalatrici di questi mezzi speciali, finalmente liberi sullo stesso percorso dei ciclisti.
Per qualche km il gruppo si è mantenuto compatto, contenuto dall’auto apripista, ma lungo il tratto ondulato della “Montalese” la selezione è stata inevitabile. La salita veniva attaccata dal favorito Flavio Billi (Body Evidence), recente vincitore sul circuito d’Imola e della Maratonina di Prato, insieme al compagno di squadra Fabio Fanucchi, già con un paio di minuti sugli immediati inseguitori. Innestato il duro rapporto, Billi salutava la compagnia del compagno per qualche km, poi preferiva rallentare per salire insieme. A metà ascesa si riportava sulla coppia con caparbietà Marco Sforzi (Asd Team Tredici Bike), i tre hanno poi proseguito di pari passo sino al Bivio S.Mommè per tuffarsi quindi nella difficile discesa Piteccio-S.Felice.
Per un soffio anche Alessio Baldazzi (Asd Team Tredici Bike) ha sfiorato l’insperato ricongiungimento, rischiando poi in discesa a causa dello scivolamento di un piede. Altri non sono stati esenti da guai tecnici, come Carusillo, che in seguito allo scoppio di un copertone è dovuto tornare in furgone. La coppia Fanucchi-Billi concludeva i 58 km in 3 ore e 17, leggermente staccato Sforzi, bloccato nel finale da un guaio al cambio sull’ultimo dosso del nervoso tratto di Gello. Subito dopo il compagno di squadra Baldazzi.
Una nota di merito a Davide Bussolati, instancabile assistente durante il tragitto. La festosa giornata è proseguita con l’ottimo pasta party e la premiazione, durante la quale gli insoliti protagonisti sono stati applauditi e premiati.
Concludendo, mi sento in dovere di fare da portavoce a questi “ATLETI” che in questa manifestazione anche se non a carattere agonistico, hanno tirato fuori la loro grinta per darsi battaglia nel tracciato impegnativo, insieme ai colleghi ciclisti. L’invito è rivolto a tutte le società Toscane (che sono tante) organizzatrici di cicloturistiche, a darsi da fare per portare al via gli handbikers che hanno bisogno di queste manifestazioni…e se non sapete come fare, potete sempre chiedere consiglio all’Avis Bike Pistoia!!
Bellissima pagina di sport, diversamente emozionante!
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa che è stata per noi handbiker una impresa ,di solito facciamo gare a circuito spettacolari per chi ci viene a vedere ma per noi un pò ripetitive, questa invece dava emozioni diverse e senso di conquista della vetta, poi ci fanno sentire ciclisti a tutti gli effetti. Grazie veramente.
Bravo Flavio, condivido pienamente. Personalmente è in questa ottica che amo praticare questo sport, handbike in mezzo a bici!